FIERA DI SANTO STEFANO:
40 ANNI SUPERLATIVI
LA TRADIZIONE CHE OGNI ANNO SI RINNOVA
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Quarant’anni ma non li dimostra.
La Fiera di Santo Stefano, che si rinnova puntualmente a Concordia Sagittaria in concomitanza con la festa religiosa del ritrovamento delle reliquie del patrono Santo Stefano primo martire, si appresta a celebrare i suoi otto lustri di vita ribadendo da un lato le sue caratteristiche principali, legate essenzialmente al mondo agricolo, e dall’altro guardando al futuro, puntando a far conoscere ulteriormente le ricchezze archeologiche e culturali del territorio e aprendo di conseguenza una “finestra” a quel turismo che, sia dall’entroterra che dalle località balneari vicine, può costituire un ulteriore volano di rilevante promozione economica e sociale.
La Fiera di Santo Stefano, e lo si ricorda proprio nel sito dell’Associazione che ne cura gli aspetti organizzativi, ha origini antichissime, tant’è che nel 1700 risulta regolarmente iscritta nel calendario della Serenissima; segno evidente di una già affermata popolarità, sempre cresciuta con gli anni.
D’altro canto la stessa comunità di Concordia Sagittaria se ne fa giustamente vanto di tale manifestazione che ogni anno richiama migliaia di visitatori da ogni dove, richiamati non tanto e non solo dalle proposte espositive quanto e soprattutto da una atmosfera particolare, che culmina con il grandioso spettacolo pirotecnico che ogni tanto ti “costringe” a stare con gli occhi in su per ammirare i giochi di luce che segnano, di fatto, la chiusura dei giorni fieristici.
Una Fiera, quella di Santo Stefano, che presenta in ogni edizione idee e proposte innovative, grazie alle capacità di programmazione e di gestione che dal 1980 sono in capo all’Associazione che, grazie anche al coinvolgimento dei vari operatori oltre che delle singole realtà associative sociali, economiche e culturali del territorio comunale, è riuscita a garantire a questo appuntamento fieristico un crescendo continuo, facendolo diventare un punto di riferimento di grande rilievo dapprima per il Veneto Orientale e, successivamente, sia per il Veneto che il Friuli Venezia Giulia.
Attualmente la Fiera si svolge su un’area di circa 40 mila metri quadrati, con punte di oltre 50 mila visitatori nelle edizioni più recenti, dopo aver iniziato i primi passi per quinquennio presso il Centro Anziani e le scuole Ottaviano Augusto, dopo di che la “location” venne spostata alla sinistra del Lemene, dove attualmente trovano spazio tutti gli stand espositivi e si svolgono i vari spettacoli musicali, teatrali e di intrattenimento. Presidenti dell’Associazione furono dapprima Davide Molent e
poi Gianfranco Milanese, figure per certi aspetti diverse ma entrambe rappresentative del mondo commerciale concordiese, e ora da ben 34 anni al vertice vi è l’imprenditore Giancarlo Burigatto, divenuto ormai “storico” trascinatore di una fitta rete di collaboratori che, pur modificandosi negli anni, sempre stata costante nel garantire a lui, ma soprattutto alla Associazione, la continuità necessaria per sviluppare adeguatamente la Fiera dandole sempre quella “freschezza” necessaria per far sìche, pur senza stravolgerne i contenuti e gli obiettivi principali, ci sia stato quella giusta e necessaria dose di rinnovamento. Non vanno naturalmente dimenticati tutti i Sindaci che hanno da sempre assicurato alla Fiera il sostegno dell’Amministrazione Comunale, da Arturo Coccolo a Gabriele Anese, per seguire poi con Pierangelo Piasentier, Cesare Valerio, Marco Geromin e, da ultimo ma non ultimo, Claudio Odorico: a loro, unitamente a tutti gli amministratori, va il merito il di aver creduto in questo evento fieristico affiancando l’Associazione, e tutte le varie realtà associative che si sono aggiunte anno dopo anno quali supporto organizzativo, e contribuendo ad assicurare anche quella “credibilità istituzionale” che è stata in qualche modo determinante per avere anche i riconoscimenti dell’allora Provincia di Venezia, oggi Città Metropolitana, e, soprattutto, della Regione Veneto.
Singolare particolarità della Fiera è quella di far precedere, ormai da diverse edizioni, il taglio del nastro inaugurale da un convegno in cui, attraverso gli interventi di soggetti istituzionali, associazioni e studiosi, viene realizzato un “momento di riflessione” su tematiche che interessano, direttamente o indirettamente, il territorio. Molti sono stati gli argomenti sviluppati sino ad oggi, dal risparmio energetico alla biodiversità, dalle eccellenze gastronomiche di Concordia Sagittaria e in generale di tutto il territorio circostante, per arrivare a quello che verrà affrontato in questa edizione del quarantennale ovvero il turismo con le sue potenzialità e le sue capacità propulsive e di slancio economico e culturale. La Fiera è, comunque, prima di tutto una “vetrina” espositiva e, nel contempo, una vera e propria festa che abbraccia l’intero ambito comunale, proponendo sia occasioni di carattere ricreativo, anche per i bambini, che di tipo gastronomico e culinario, considerato che tutti i locali, con caratteristiche e modalità diverse, garantiscono a chi arriva a Concordia Sagittaria non solo l’ospitalità propria dei concordiesi ma anche piatti e prelibatezze che ben si addicono ad un evento che, pur con il passare degli anni, non ha certo perso quei suoi aspetti “popolari” che, dopo tutto, probabilmente sono e resteranno la vera e principale essenza della Fiera di Santo Stefano.